1/18/2010

Degrebator




Finora, abbiamo sentito parlare di Batman, Superman, Robin Hood ed altri. Uomini forti, pieni d’altruismo, che, nelle storie raccontate, spendevano le loro giornate aiutando la gente, combattendo con il male, con la corruzione, con il sistema, e in cambio non chiedevano niente, anziché niente, volevano nulla. 

In Bananalandia vive un altro supereroe. Il suo nome è Degrebator. Lui non è un eroe come tutti gli altri. Lui è differente. Per un suo modo di fare, unico. Lui non spreca il suo tempo ad aiutare il prossimo. Degrebator aiuta sé stesso, in vari modi.


Il suo moto è avere le cose per prezzo minimo, cioè gratis, e se proprio non si può non pagare, chiede di pagare il 5 percento del prezzo proposto del prodotto che si vende. Il bello è che lui ci riesce il 96 percento delle occasioni in cui ci prova. Il 4 percento sono le occasioni in cui chiede alle ragazze che gli piacciono un bacio. Là è il suo punto debole, e più o meno, non ci riesce. Ma non rimane con le mani in mano. Si accoppia con una ragazza strana, di usanze strambe, che poi usa nei suoi racconti lamentosi per attivare il bottone consolatorie delle ragazze che lo interessano. Certe volte gli riesce. Che dire, un eroe. È un uomo che sicuramente riesce a risparmiare. È un uomo moderno, grato dell’esistenza della emancipazione femminile e sempre pronto ad aiutare le amiche a trovarsi un lavoro per poter, poi, regalare a loro il gradevole piacere di pagare il caffè e ascoltare i suoi piani di un futuro nel quale saranno sposati e lei lavorerà tutto il giorno, mentre lui si godrà la bella vita. Un eroe che la donna moderna sogna d’avere accanto, sia lei che la madre di lei.
Degrebator è un uomo di trent’anni, alto, moro, con un non so che di greco. Forse per il naso, non so. Non è facile descriverlo fisicamente siccome il suo corpo ha il vizio di mutare asseconda del periodo dell’anno. D’inverno, il suo corpo diventa gonfio di muscoli, tanto da sembrare un muscolo camminante. Diventa talmente gonfio ad assomigliare ad un palloncino che di solito si compra ai bambini durante le fiere. E, d’estate, il corpo si rimpicciolisce. Il gas esce fuori dal palloncino e Degrebator diventa quasi invisibile. Chiunque lo cerchi, non ha un compito facile e deve avere una vista da far invidia, perché Degrebator, d’estate, è tanto magrolino da immedesimarsi con il palo della luce stradale. Un altro fatto legato al cambio del suo aspetto è la sua pelle. D’inverno, Degrebator è tutto pallido da far invidia ad un Inglese puro, uno di quelli che non riescono neanche a scottarsi durante l’estate. Mentre, già dall’inizio d’estate, Degrebator si abbronza diventando simile ad un Napoletano d’oc. E così, le straniere, che vengono durante le ferie a Bananalandia, impazziscono per lui. Lo seguono. Non gli danno proprio pace. E non si calmano, finché Degrebator non toglie la sua shick maglietta gialla, che s’intona perfettamente con la cintura gialla e le scarpe d’oro. Allora il splendore viene a meno, svanisce, come il sorriso della straniera d’avanti a Degrebator. Dopo la maglietta gialla tolta, rimane visibile la maglietta bianca del corpo sulla quale si riflette il muscolo che non c’è e la straniera scappa tra la mischia di gente lontana 300 metri dal nostro eroe. Dopo la solita delusione, Degrebator si mette da fare. Non si lascia solo bruciare dal sole tutto vestito sulla bancarella mentre lavora. Degrebator, per non perdere tempo, comincia ad abbronzarsi anche mentre guida. Lui non ha una Batmobile o una Supercar. Lui ha un incredibile, vecchio motociclo, chiamato Degremotocicletta. Mentre le altre neanche si notava, la sua, nonostante sia piccola, altroché si sente. Il suo “dzzz-dzzz-dzzz” è noto in tutta Bananalandia. Mentre gli altri supereroi escono solo di notte, in modo che nessuno li veda, Degrebator esce solo di giorno, per lo più mezzogiorno, mentre il sole abbaglia il suo volto, in modo che tutti lo notassero. Ma a lui non basta solo che qualcuno lo veda. Degrebator vuole sembrare d’essere in forma, per ciò, mentre guida, non respira e mette lo stomaco in uno stato sottovuoto. Per aver della guida non solo l’utile il suo transito da un posto all’altro, Degrebator si mette la camicia con le maniche corte e degli pantaloncini corti corti per lasciare al sole il piacere d’essere assorbito completamente dalla sua pelle in pieno mezzogiorno. Naturalmente, Degrebator lascia la camicia sbottonata. Non si deve omettere la volontà del sole a bruciare vergognosamente la pelle. Sarebbe un peccato, un reato fatto contro la natura, contro la bellezza del genere umano arrostito. Oltre, al suo aspetto, Degrebator si cura della sua sicurezza durante la guida. Si ha comprato il casco. Non uno che veramente protegge la testa, ma uno che protegge la sua immagine di uomo ganzo. Non lo porta come tutti, come dicono le regole della guida sicura. Lui lo porta come un cappellino, aperto, lasciando che i lacci volino naturali sulle onde d’aria. E così, dopo queste esposizioni giornaliere al sole, Degrebator, finalmente, si abbronza. Peccato che ciò avviene solo verso l’inizio d’autunno, quando la leggera camicia viene scambiata da un gonfio maglione e le fanciulle restano senza il belvedere del petto abbronzato che si copre con il velo del maglione. Povere ste fanciulle. Ma Degrebator non rimane tanto deluso perché il suo duro lavoro d’abbronzamento non resterà senza le meritevoli approvazioni. L’ abbronzatura sarà apprezzata da tutti i maschi della pallestra dove Degrebator si allena per farsi che il suo corpo non assomigli solo ad una bistecca ben cotta, ma si trasformi in un bel palloncino a muscoli. Degrebator si illumina quando può davanti ai suoi amici della palestra esporre il suo petto nudo e ben colorato. Esalta dalla soddisfazione come un uccellino libero sull’albero di prima mattina.

Con questa piccola descrizione, ho tentato di spiegarvi chi è Degrebator, ma la sua maestosità di supereroe va oltre questa mia semplice descrizione, perciò, in seguito, con degli esempi, cercherò di illustrarvi meglio come pensa, come vive, come si comporta, il nostro grande eroe, Degrebator.       

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