11/30/2009

Tuono, tuono, tuono!




Tuono, tuono, tuono!
Ma che suono!
Il cielo comincia a suonare,
la pioggia vuole il tetto bagnare.

Tuono, tuono, tuono!
Ohi, che suono!
Il cielo impazzisce,
la buon voglia svanisce.

Tuono, tuono, tuono!
Ahi, che suono!
Il cielo fa un frastuono,
il pensiero cade nel sonno.

Vale Vale


Vale, vale, vale,

la mia amica Vale,
la cui continuazione con Tina,
te la fa piacer ancor più di prima.

Vale, vale Vale,
con la quale faccio bella figura
grazie alla sua mente matura
nonostante la giovane natura.

Vale Vale,
che non conosce le balle,
ma parlando si accosta solo alla verità,
e perciò d’esser onorata merita.

Il malloppo in piazza




I quattro amici,
Otto, Motto, Totto e Botto,
si sono incontrati in piazza
per discutere su
come dividere il malloppo.
Il primo a parlare
era il rosso Botto.
Egli si lamentava
su come il denaro
gli aveva cambiati troppo.
A dargli ragione
si metteva il biondo Totto
che del continuo discutere
e del continuo calcolare,
già da tempo, s’era rotto.
Le parole dei primi due

Canto, canto, canto

Adesso voglio cantare
a voce alta altissima
per far si che tu ti lasci
dalla tristezza liberare.

Canto, canto, canto,
accompagnata dal sorriso,
dalla dolce allegria,
che distoglie la noiosa malinconia.

Sollevata da un angelo principe




Sollevata, io fui, da un angelo
Nella notte di piena estate.
Come per magia,
si spense il ricordo
dei malori dal diavolo provocati
proprio nell’istante in cui
le sue labbra sulle mie si furono accostate.

E volavo, e volavo, e volavo,
svolazzavo, svolazzavo
tra l’ombra delle torce serali
tra il vento che si produceva
tra le foglie delle belle statue forestali.

E volavo, e volavo, e volavo,
lievitavo, lievitavo
nel piacere infinito
sollevata dalle ali delle mani
dell’angelo principe gradito.

E tuttora, sto volando,
con il ricordo dell’istante
con l’angelo condiviso,
e volo, e volo, e volo
sperando di riveder il suo bel viso.

Arcobaleno




Dicono che ci son dodici
colori residenti nell’arcobaleno,
proprio come gli Apostoli si son numerati,
prima che i peccati del genere umano
al povero Gesù furono pienamente elencati.
Sono questi i colori
che invocano la speranza
di un futuro migliore.
Sono questi i colori
del ponte da attraversare
per far la vita con la gioia
fino all’inizio
del piacere completo accompagnare.
Desiderato è il ponte colorato
dalle auliche anime sognatrici
che con la speranza diventano pittrici
sul tetto grande del cielo celeste
che, dopo la pioggia,
di colori si riveste.

Cioccolato




Oi..cioccolato, cioccolato,
tu che m’addolcisci il palato,
 sii per sempre lodato!
Cioccolato bianco,
cioccolato nero,
cioccolato a latte o ripieno,
non importa!
Basti che ti mangi
da solo o sulla torta.

Oi..cioccolato, cioccolato,
tu che da tutti sei amato,
e se ti nascondi, fai divenir l’uomo matto!
Cioccolato svizzero,
cioccolato tedesco,
cioccolato croato o italiano,
non importa qualche sia!
Basti che ci sei
e che i miei denti ti portino via.

Oi..cioccolato, cioccolato,
quanto sei desiderato!
Non scherzare!
Fatti vedere
e dalla mia bocca mangiare!

L’arcobaleno del mio cuore

Vidi il monte dell’arcobaleno
Racchiuso nel luccichio del tuo sguardo.
Quasi sempre triste,
per qualche secondo,
per qualche minimo istante,
per un piccolo respiro,
prese una nuova nota.
Questa volta allegra,
tanto da sembrar
una sinfonia
che racchiude
il sapore del cielo decorato

Dover dire addio ad un sogno





Conosciuto per caso
mentre il sole, dopo la pioggia,
 gli toccava la pelle.
Sembrava un piccolo miracolo,
sembrava un sogno terrestre,
capitato proprio al momento giusto,
dopo il mal che mi diede la sera precendente.

Pian, pian, mi solleticava la mente
con il semplice pronunciar,
con il semplice salutar,
tra uno spostamento e l’altro del mare,
due parole; “Ciao professoressa”,
seguite da un continuo scherzare,
seguite dal suo abbagliante sorriso,
che accompagnava bene
il suo bel corpo forte e robusto,
la cui vista mi agitava fortemente.

Incontrato per caso
mentre le stelle,
che sfioravano il mare di Parenzo,
gli facevan dir cose belle.
Sembrava un bel miraggio,
sembrava un sogno dolce,
che m’ha toccato proprio nel momento giusto,
dopo che il mal s’è fatto di giorno sentire.

Pian, pian, mi faceva di se innamorar,
con le semplici coccole,
con il semplice pensier,
tra un luogo e l’altro che passammo insieme,
che ci siam scambiati
mentre i nostri sorrisi si son toccati,
mentre gli sguardi si sono avvicinati
tanto d’esser così vicini
d’ascoltar il silenzio profumato
che si nascondeva tra le mura.

Sognato, giorno dopo giorno,
mentre il buio della stanza
gli dava tanta importanza
facendolo desiderare nonostante la lontananza.
Ed allora, diventò un bel desiderio,
allora, diventò un grande sogno
a cui dovetti dir addio, un istante prima,
per colpa dei tanti mali
che, nel passato, gli fece la sua gente vicina.

Pian, pian, il mio cuore
viene accarezzato dal dolore,
dall’immenso  dispiacere,
di non poter star con il sogno terrestre
che con la sua presenza,
che con il suo sorriso,
mi diede tanto piacere.

Prendiamo com’ esempio un fiore

Prendiamo com’esempio un fiore,
un fiore che ci guidi
verso la via giusta
del buon comportarsi.

Prendiamo com’esempio un fiore,
un fiore che, con i suoi colori,
rallegra gli innocenti cuori
pronti ad innamorarsi.

I will fly

Tonight I will fly.
I will fly with my mind.
I will fly like aa butterfly,
Slowly, slowly,
To see the beautiful human creatures
That I saw.
Tonight I will fly.
I will fly in my dreams.
I will fly like a bird,
Slowly, slowly,
To sing to the great humans
That I know.
Tonight I will fly.
I will fly with my faith.
I will fly like an angel,
Slowly, slowly,
To protect the good people
That I love.

Ho voglia

In tanti mi chiedono
se ho un po' di voglia
e a tutti rispondo:
“Ho voglia, si!”

Ho voglia di sognare
ad occhi più che aperti.

Ho voglia di vivere
una favola speciale.

Ho voglia di conoscere
quel qualcuno da cui
non riuscirò a scappare.

Ho voglia di dolci parole
che uccideranno completamente
il tormentoso malumore.

Ho voglia di carezze
pure e soddisfacenti
che fanno nascere i sentimenti.

Ho voglia di un amore
caldo e bello
che riesca cospargermi
il corpo e l’anima
con tutto il suo calore.

Miris proljeća

Miris proljeća,
što ušuljao se u zoru,
mojim očima
poklonio je glazbu novu.

I sad udara po srcu
što se odavno utihnuto stoji
i ne da mu mira
dok sve madeže ne prebroji.

I miris sad putuje,
mirno i spokojno, od glave do pete,
i osjećam se sigurno i veselo,
kao lastavice kad nebom lete.

La coppia perfetta

Non tanto tempo fa
si è formata una coppia perfetta,
pian pianino, senza nessun fretta.

I due dai primi giorni
si mostravano un forte rispetto,
e pian pianino il calore cresceva nel petto.

Tempeste, diluvi, uragani,
ed altri ostacoli quotidiani c’erano tanti,
ma loro mai nascosero d’esser amanti.

Ciò che l’amor è
lo vedo nei loro occhi
e spero che un simile futuro anch’a me tocchi.

Voda i Vatra

Ja, Vatra, nemirna i nestalna,
palim sve oko mene,
ostavljajući samo crnu prašinu
uvijek iza sebe.

Ti, Voda, mirna i tiha,
smiruješ nemir bijesan
što leži mi na duši
i jedini otkrivaš,
iz dana u dan,
što u zbilji ja jesam.

Vjetrovi, nervozni i brzi,
ugasit su me htjeli.
No, zbog prevelike borbe,
zelene šume i šarene planine
zajedno smo crnilom pomeli.

Al, onda, došao si.
Smanjio mene, Vatru, u plamen,
sićušan, blag i nježni,
koji svojom toplim
godi tvojoj biti,
al ne da joj da ispari
i u tišini se nada da ga ti, Voda,
nećeš ugasiti niti.

Amore

Amore, amore, amore,
un dolce sentimento d’onore,
si accosta ad un gran valore,
supera ogni tipo di dolore,
fa battere più forte il cuore,
dipingendo la vita con il colore,
anche se fuor di casa piove.
Oh, amore, amore, amore...

Un minuto di 'ste ore scolastiche

Un minuto di 'ste ore scolastiche
Sembra un centenario che non vuole passare.
Cerco di arricchirlo scrivendo qualche verso
Ma non è un compito facile.
Sono crudeli questi istanti
Siccome sono contrari alla loro continuazione.
Inutili sono i tentativi dei molti
A volersi motivare.
Secondo per secondo
Svanisce ogni speranza
Che questo tormento
Possa finire.
Neanche i mille pensieri
Di ogni secondo
Non sono abbastanza forti
Per sconfiggere
L’ente buio dei nostri visi,
formatosi per la noia.

Noia

Noia,
come descriverla
in modo da non annoiarsi.
è uno stato
di poca volontà
per voler far qualsiasi attività.
la noia, quando ci prende,
difficilmente ci lascia stare.
sta noiosa malattia passa
dalla mente al fisico
così che la persona influenzata
non trova nessun altro piacere
che star al caldo del letto proprio,
lontano dalla mischia,
lontano dalla gente,
e perdersi in un sonno profondo
per rilassare un po’ la mente.

Angeli martiri


Certe volte mi chiedo
Se sono un martire
Qua sulla terra.
Poi mi giro,
mi rendo conto
di non essere nel vero.
Ché i veri martiri ci sono.
Ma non tra i grandi idoli
A cui, oggi, tanta gente aspira.
Ci sono là,
là, là e là,
lontani dall’occhio della camera,
lontani dai sospiri impostori.
Il loro nome è quasi pronunciato,
il loro onore viene presto dimenticato,
ma loro ci sono là,
là, là e là.
Sti martiri,
ci sono.
Sono i martiri che ci sono accanto,
sono gli angeli che sollievo ci danno.
Si trovano ovunque il nostro piede
Metta la sua orma,
combattono per noi ogni volta
che il male torna.
Gli angeli ci sono là,
là, là e là.

Amo Dio

L’amore
che provo per Dio
è immenso.
L’amo,
proprio come Francesco,
attraverso le sue creature,
tutte grandi nell’essenza,
colorite per la provenienza,
ricche nell’esperienza.

Ninna-nanna della zanzara

L’una di notte
e non riesco a dormire.
Una piccola zanzara
la rabbia mi fa bollire.

E vola di qua,
e vola di là.
Zium-ziam, zium-ziam,
zium, zium, zium-ziam!

Cerco di dimenticare
la minuscola strega
che da più di mezz’ora
al nervoso mi lega.

E vola verso su,
e vola verso giù.
Zium-ziam, zium-ziam,
zium, zium, zium-ziam!

Nascondo le orecchie
nel gonfio cuscino.
Ma la sinfonia della pazza
Ricomincia dopo un attimino.

E vola di qua,
e vola di là.
Zium-ziam, zium-ziam,
zium, zium, zium-ziam!

La terrificante zanzara
Continua a suonare.
E dopo un po’,
M’è riuscita ad addormentare.

Con il suo volare,
qua, là, su, giù.
Zium-ziam, zium-ziam,
zium, zium, zium-ziam!

Sono strane le strade della vita

Sono strane le strade della vita.


Conobbi tante strade in vita mia
e ancora tante spero di conoscerle.
Ogni strada mi presentò una via
strana nel confronto di quelle viste prima.

Sono strane le strade della vita.

Certe regalano il pianto
condito dal dolore immenso,
altre costringono al riso
colorato dall’amore denso.

Sono strane le strade della vita.

Certe pregano la persona di restare
ancora per qualche minuto,
altre convincono la persona di andarsene
subito per dimenticarle del tutto.

Sono strane le strade della vita.

Certe riportano verso i luoghi
vissuti nei tempi del prima,
altre orientano verso i momenti
che daranno un assaggio di un altro clima.

Sono strane le strade della vita,
messe sulla via del misero vivente
per un motivo sconosciuto
sia per lui che per altra gente.

Lettere

È passato del tempo
Che dalla mia bocca
Non escono le lettere del tuo essere,
a momenti ignobile,
a momenti caro e dolce.

Quante volte lottai
per l’onore di ste lettere.
Non so
Se tuttora non lo farei.

Tallone d’Achille
Sono ste lettere
Per il cuor fiero
Che batte malconcio e umile.

La corsa della vita

I parenti ti dicono di correre
Per aver
Questo, quello e quell’altro ancora.

Le amiche ti dicono di correre
Per vedere
Questo, quello e quell’altro ancora.

Gli amici ti dicono di correre
Per chiacchierar
Con questo, quello e quell’altro ancora.

Altre amiche ti dicono di correre
Per ridere
Con questo, quello e quell’altro ancora.

Gli studi ti dicono di correre
Per conseguir
Questo, quello e quell’altro ancora.

E tu?
Cosa fai?
Ti rinchiudi dentro la tua stanza
Per riposare da tutto questo correre.

Ma i pensieri cominciano a correre
Pensando
A questo, quello e quell’altro ancora.

Parenzo

Parenzo, Parenzo, Parenzo,
Città dei ricordi,
Città dei sentimenti.
Certe volte spero di scappare da te
Come colui che piangeva per Laura
Per la malvagità della tua gente.
Ma poi le tue vie già da tanto tempo anziane,
Il mare sempre fresco e la natura ancora giovane,
Sui miei passi mi fanno ritornare
E della tua ricchezza senza fine rinnamorare.

Istria che cambia

Vecchie grotte,

Vecchie strade,

Ormai sono cancellate.

Il nuovo popolo romano è arrivato,

Un nuovo miscuglio si è già fatto

E una nuova mentalità ha formato.

Dei resti si sa poco più di niente.

Il dialetto ogni tanto si sente

Ma solo nella parlata di poca gente.

Amanti lontani

Pochi minuti a mezza notte

E nella mia misera testa

Ricominciano le solite lotte.

La mente vorrebbe correre avanti

Mentre il cuore pauroso la frena

Annebbiato dai tuoi occhi luccicanti.

Estesa sul mio piccolo letto piango

Ché tu cammini tra le rovine dei crudeli romani

Mentre io respiro la stessa aria dei mosaici cristiani.

E adesso con la canzone rido

Ché ha sconfitto la mente

Ricordando al cuore la tua maestosa ente.

C'e' la speranza

Un amore sbagliato,
un dolore provato
l’anima hanno avvelenato.
Nonostante ciò,
la speranza di un futuro migliore
non deve svanire
poiché il quel vero
sta già aspettando
davanti alla dolce porta
del fiorire.

Cesta

Cesta,
cesta
i
samo cesta
ispred očiju
sad ti izvire.
Iz dana
u dan,
ta cesta
je sve duža
a vizija
tvog bića
meni
sve dalja.
Cesta,
kojom putuješ,
dobra je i loša,
vesela i bolna.
Ta cesta
nas hrani,
ta cesta
nas razdvaja.

Sei meraviglioso

Come fartelo capire
Che sei meraviglioso
Sia quando il sole ci sveglia
Sia quando la pioggia ci fa dormire.
Non so in che modo dirti
Che qualsiasi cosa succeda
Che qualsiasi cosa accada
Riesco a capirti.
Sei il fiore del sole.
Sei il sorriso del respiro.
Sei qua quando duole.
Sei qua quando mi giro.
Sei il pastore che mi fa tornare.
Sei l’angelo che mi fa sognare.
Sei il mago che mi fa pensare.
Sei il tesoro che mi fa amare.

Noćas taknuo si mi dušu

Noćas taknuo si mi dušu
Jer si mi otvoreno otkrio
O čemu ti misli u zadnje vrijeme pušu.

Tuga zauzela je tvoje srce
Kako su ti očice
Izbliza vidjele drvce.

Granica, što drvce ti nametnu, bila ti teška
I sad se svađaš sam sa sobom
Misleći kolko je taj udarac bio greška.

Sudbina život hrani
I tjera da gledaš na sutra
Bezobzira na to što te rani.

No, ti svom dušom plačeš
I zbog drvca
Sve dublje u žalost skačeš.

Sezam očiju

Sezam očiju zatvara se.
Pogled se dalje snažno bori
Da se sezam ne zatvori.
Za pogled sad je vec kasno
Jer svijetla više nema
I jedino što mu preostaje
Je da čeka ono što mu se
U snu sprema.

Ljudi noći

Noći ljudi pune.
Pokoji dobri,
pokoji loši,
pokoji tihi,
pokoji glasni,
pokoji mirni,
pokoji ludi.
Sami po sebi različiti,
kad ono i isti.
To su samo lica u noći
koja dođu i odu
iste noći,
bacaju u zaborav svoj trag,
svoj miris,
kao i okus svog jednokratnog prolaska.

Al ti, samo u jednoj noći,
samo u jednom trenu,
poklonio si mi nešto
što nisam vidjela ni u njemu,
njemu što tugom
ispuniše moje dane,
njemu, pokraj kojeg
se ponijeh
kao uplakano janje.

Prvim pogledom
uzdrmao si srce nježno
što krije se ispod
bezbrižno nasmijanog lica.
Već danima misli
dozivaju tvoje morsko ime
što krije se u mjestu
koje diše zelenilom od davnine.

Una lotta quotidiana

Il sole e la nuvola
una lotta continua
per conquistarsi la giornata.
L’uccello vola
come colui che beve tanto
ché non sa
se gioire per il sole
o piangere con la nuvola.

Affascinante straniero

Il cielo oscuro
più grigio di un muro
rimuove il ricordo
di colui che non so il nome
e vorrei scoprirlo.
Non so, come? Come? Come?!
Di lui non so
quasi niente
ma il suo essere
mi riempie totalmente.
Il fondo del mare
non può dare
un’emozione più gratificante
del suo sguardo affascinante.

Linguaccia

Lingua che tanto parla
ma non dice
quasi niente.
La parola cattiva e bugiarda,
in ogni momento,
cerca di darla.
Finché l’ascolto attento
la calma vicino alla stanchezza,
non riesce che la rabbia non arda.
La maschera messa
è più che eccellente
sicché perlopiù non si vede
quando la lingua mente.
Il pensiero cerca di spaziare
tra le belle nuvole
ché la rabbia sia soppressa.
Ma la lingua vorace
non tace,
continua il suo lavoro ben stabilito
che non fa altro
che la pover anima stuzzicare.

Solo tua

In tanti m’hanno posseduta
nella loro povera mente
ma solo tu m’hai avuta,
l’unico tra tanta gente.
Cercavo di fartelo sapere,
in modo che sotto qualche luna,
da soli, possiamo, nell’amore, godere.
Dopo tutta un’epoca della vita mia,
spero proprio con tutto il cuore,
che io finalmente tua sia.
Spero che la lucetta ti s’accende
E che insieme iniziamo a convivere delle vicende.

Sjećanje još boli

Sjećanje još boli
i teško je zaboravit nekog
kad ga se jednom zavoli.
Daljina ništa ne znači
kad uspomena
na staru kvaku privlači.
Željela bi da mi zaborav
obasja srce,
da više mi ne zvoni
melodija tvog kaotičnog glasa
u uhu srca.
Željela bi otići dalje
od tebe,
ali samo kao nas dvoje,
vidim sebe.

U dubokoj noći

Noć.
Duboka noć.
Gradske svijeće su upaljene.
Misli se vrte šarene.
Misli, malo, pomalo, izlaze iz usta,
želja postaje gusta.
On tiho gleda
i stoji čvrsto kao kocka leda.
Valovi ljudi pokušavaju ga pomaknuti,
No, on se ne da,
i dalje, i dalje, ravno stoji
i uspijeva se u mravinjaku noći istaknuti.
Uza sve promjene, ostaje isti,
U svojoj duši posve čisti.

Forte amore

Cerco di pulire il viso
con le lacrime.
Ma il dolore
mi riempie
sia il corpo che l’anima.
Ed allora scrivo,
mi metto al lavoro
per essere distante
dalla propria mente.
Ma non ci riesco.
Per il sentimento troppo forte.
Per l’affetto che mi ricollega a te,
che sei il mio unico amore,
che sei il mio forte amore.

La Riccia

Immersa tra i fiori d’arcobaleno
Splende la luce dei suoi ricci.
In ogni suo momento vedi
Quanto è cara e bella.
Per ogni sua parola
Pensi di parlar con una stella.

Ti cerco

Cerco la speranza
che si sta allargando.
Cerco il tuo nome
che mi verrà cantando.
Cerco la pace
che piano si sta creando.
Cerco le tue mani
che mi stanno abbracciando.
Cerco il tuo amore
Che mi sta baciando.

Nel pensarti

Stento a non pensarti
In questi lenti secondi
Della Pola notturna.
Conto i baci che vorrei darti
In modo che la tristezza affondi
E trionfi la grande fortuna.
La fortuna di averti conosciuto
E che dal primo istante
Mi sei piaciuto.
Sogno di abbracciarti,
trovare tra le forte mani
i miei capelli biondi
e la nostra duplice ente
diventi nient’altro che una.

Malo snage želim

Oh, kad bi mi život
Pružao sjenu snage
Da prebrodim more
Utopljeno u tugu
Što već odavnina
Leži u dolinama
Moje rastrgate duše.
I vrvi u njoj želja zaborava.
Al toj želji nema kruha.
Ta želja se možda nikad
Neće ostvariti
Jer kad srce,
što samo što ne zaboravi,
trgne sjaj tvog nosa
što se pred očima opet pojavi.
I moje suze pretvore se u slap.
Bol usuta u meni
Toliko je jaka
Da me svaki tvoj udarac
Sve niže sputava.

Raffreddore

Un raffreddore mi ha scelta
Per il suo riposo autunnale
In modo che soffra
In questi giorni ottusi.
Ma l’ospite non gradito
Non sapeva il fatto
Che giace in me
Qualcosa che fa più male.
L’ospite indesiderato
Non conosceva il dolore
Che piangeva nel profondo del cuore.
Adesso l’ospite non gradito
Mi disturba
Con un starnuto dopo l’altro.
Ma presto se ne andrà via
Portandosi dietro
L’altro male.
E il sorriso riaffiora.

Mancanza

Non ti sento
e sto male.

Sto impazzendo
col pensiero che non ci sei.

Vorrei starti vicino,
baciarti teneramente,
stringerti fortemente.

Vorrei svanire nel vento
in modo che nessuno possa vedere
la pena che provo
a starti lontano.

Già so che domani
dovrò uscire
e i mali sguardi
sulla fragile pelle udire.

Mi sento sola

Tanti mi stanno intorno,
Ma io mi sento sola.
In un giorno sei sparito
E da allora non ti ho più visto.
Oggi mi riposo da tutto
Calma e senza programmi.
Il luogo muto
Non mi lascia stare senza pensare.
Non riesco più a ricordare i bei momenti
Anche se il desiderio è grande.
La ragione è forse che non eravamo contenti
Nonostante lo spirito del misterioso
Che legava le nostre anime innocenti.

Nema te

Tužna sam što nema te.
Iako si blizu,
Ne osjećam tvoju toplinu
Koju trebam i želim.
Zovem te danju i noću,
U nadi da te probudim
Al ti me ne čuješ.
Vidim kako mi se lagano približavaš
I očekujem te željno,
Al ti, odjednom, staneš
I ne ideš dalje,
Već gradiš zid prašine
Koji mi ne dopušta dolazak tebi.
Zidom ne daš mi da odam
Ono što skrivam iza maske bezbrižnosti.
Ne daš mi da odam
Ono što zaista mislim o tebi.
Ne daš mi da odam
Lijep osjećaj
Što od ružnih ljudi krijem u sebi.

11/29/2009

Mreža

Tišina opsjeda prostor.
Čuje se samo otkucaj sekunda.
Misli vrve i ne daju mira.
Te misli vraćaju me u prošlost.
Bolna li prošlost, ne tako davna,
U kojoj je pauk zapleo gustu mrežu
Uokolo slabašnog srca
Zabranivši mu da kuca kao i prije,
Zabranivši glavi da misli kao i prije.
No, mreža nije bila snažna.
Nit se rascvala.
Mreža je nestala.
No, njen trag u sjećanju
Još uvijek boli.
Tišina opsjeda prostor.
Čuje se samo otkucaj sekunda.
Misli vrve i ne daju mira.
Te misli vraćaju me u prošlost.
Bolna li prošlost, ne tako davna,
U kojoj je pauk zapleo gustu mrežu
Uokolo slabašnog srca
Zabranivši mu da kuca kao i prije,
Zabranivši glavi da misli kao i prije.
No, mreža nije bila snažna.
Nit se rascvala.
Mreža je nestala.
No, njen trag u sjećanju
Još uvijek boli.

Zasjali dijamanti

Zasjali dijamanti u tamnoj noći
Davši kap nade mojoj mrkoj samoći.
Godinama plakah u sobi
Daleko od prstiju zlobnih li ljudi.
Sad tog više nema.
Sad me vodi glas tvojih očiju,
Što probiše se do srži mojih vena,
I ukazuje mi buduću sreću
Što mirno leži u tvojim rukama
Bez namigivanje ohole tuge i brutalne boli.

Oči boje jeseni


Oči boje jeseni
Probila su do dubine mog srca.
Samo jednim pogledom
Što usput mi se prikaže
Dok usta ostadu nijema.

Oči boje jeseni
Zagrijale mi dušu
Nakon što ju samta besprijekornog leda
Doveže u posve bijedno stanje.

Oči boje jeseni
Dodijelile su mi blagostanje
U kojem uživam
Zaboravivši tužne dane.



Emma Berta

È una bambina piccina
Ma da una mentalità già grande
Miele del giorno che
Addolcisce ogni essere umano.

Bambina tanto carina
È la mia nipotina
Ricca di gioia
Tanta da farla nascere
Anche negli altri.

La vita?

La vita, cos’è?

È un percorso
Che si deve percorrere?

È un viaggio
Degno d’esser intrapreso?

È un’avventura
Che induce l’uomo a provare
Confronti sempre nuovi?

Non so cos’è la vita.
So solo di volerla vivere,
in pace, armonia e tanto amore.

Tormento dei vecchi amori


Con il tempo
i vecchi amori riappaiono
con un sorriso stampato.
Nel silenzio ti dicono
“ Risveglia i dolori
che da tanto tempo dormono”.

Ti opponi,
dici che questa volta
non ti farà niente
ma mentre la tua bocca
l’opinione pronuncia,
la parola viene
dalle lacrime sciolta.

Ma riesci
a non farlo vedere
e racchiudi le lacrime
con un forte sorriso
che ognuno
alla maschera ben fatta
comincia a credere.

Pola


Pola sta zitta
Non si fa sentire
Perché dal straniero
Non si vuole far scoprire.

Pola sta muta
Anche più di prima
Perché con tutta sta gente
Si è cambiato il clima.

Silenzio sofferente


Il silenzio urla nella stanza,
non mi lascia dormire
e ogni notte si ripete la stessa danza.
La mente se ne va oltre le mura
Per venir a te
Per vedere se ancora il cuor tuo
Del mio si cura.
Gli occhi offuscati dalle lacrime bianche
Rimuovono le vecchie immagini belle
Anche se ormai anche loro sono stanche.
Il cuor di nuovo inizia a soffrire
Perché queste immagini
Ogni notte non mi lasciano dormire.

Apparso proprio nel momento giusto

Apparso proprio nel momento giusto
Sei rientrato nella mia vita.
Non so cosa pensare.
Non so se sei proprio tu
Quello che la vita
Mi voleva regalare.
Un tesoro sei di sicuro
E quando ti guardo negli occhi
Penso quanto sei puro.
Per la prima volta nella mia vita
Mi ritrovo del tutto persa.
Non so cosa sento
Ma godo stare con te
E a dir questo
Non mi pento.
Nonostante tanti anni sono passati,
ci conosciamo poco,
nonostante a ciò,
con solo una parola o due,
riesce ad accendere
in me un grande fuoco.
Non so cosa con te
mi prepara il futuro.
E a esser sincera,
neanche me ne curo.
Per adesso,
si sta bene
ed aspettiamo che avvenga
quel che viene.

Piangere o rimanere indifferente?





Non so se piangere o rimanere indifferente.
Perché tu per  me sei un qualcosa di sconosciuto.
 Ogni volta mi appari diverso.
Sei come un libro che non riesco a leggere
 per il suo difficile linguaggio.
 L’autore di sto libro usa un modo di scrivere
tutto suo, incomprensibile al resto del mondo umano.
Se solo mi facesse capire
una buona volta quel che veramente vuole.
La risposta non importa
Se è positiva oppur negativa,
ma solo che sia una risposta definitiva.
Una risposta che mi salvasse dal dubbio profondo
che mi assilla l’anima
facendola pian pianino svanire.
Questo dubbio genera in me
l’elemento negativo,
genera in me la gelosia
 che mi fa compiere stupide azioni irrevocabili,
facendomi, in un modo o nell’altro, odiare da te.
L’anima mia,
piena di piccoli graffiti provocati da te,
combatte con l’indifferenza,
poiché accanto alle belle cose,
l’ essenza del tuo essere
ha formato dolori immensi.

E adesso, non se piangere o rimanere indifferente.....

Messaggio per te

il tuo ricordo
un momento mi fa ridere
mentre nell'istante dopo
mi fa piangere.
vorrei dire alla gente
che sei uno scarafaggio
ma allora mentirei
perché ritengo
che tu con la tua presenza
dia a questa terra,
oramai rovinata da vermi e vermicciatoli,
un maestoso ommaggio.
tu non sei uno
che parla
ma uno
che lascia parlare
dando la soddisfazione
all'altro di vederti
con gli occhi ascoltare.
vorresti sembrare
un porco o un maiale
per allontanare le persone
per non farle del male.
tu non sei uno
che cia il male nel sangue
nonostante tu faccia di tutto
per farlo sembrare
ma con la tua modestia
fai tutti innamore.
vorrei che tu capisca
cosa sta succedendo
e che con il tuo silenzio
pian pianino,
nonostante il grande sentimento,
mi stai perdendo...

LA TUA SERVA UBBIDIENTE





Pian pianino sei entrato nel mondo
che da tutti nascondo.
Tu, crudele spirito,
svolazzando  bruscamente nel mio cuore  calmo e dormiente
sei riuscito ad uccidere ogni sogno che provenga dalla mia ente.
In tal brusco modo,
hai fatto di me la tua serva ubbidiente
che fa tesoro d’ogni tua parola
anche se vale poco più che niente.
Quando ti penso,
mi sento come il triste Dante
che piange mesto nei suoi versi per la celestiale Beatrice.
Tu per me sei  un vigoroso diamante
grazie al quale sono diventata
quello che ora tu vedi,

una grande sofferente peccatrice

Sentì un suono alla porta.

Sentì un suono alla porta.
Andai a vedere
Ma non c'era nessuno.
Una luce si accese
Nel buio profondo
Andai a vedere
Ma non c'era nessuno.
Poi, un schiaffo mi si appiccicò
Ad una guancia
E scoprì un ladro
Nella mia stanza.
Allora, egli mi spinse sul letto
Facendo di me quello che voleva.
Cominciai ad oppormi ed urlai.
In quell’ istante mi svegliai
E vedendo i tuoi cari occhi
Fissi su di me
Mi calmai.

NELLA MIA PICCOLA STANZA





L'immenso buio entra
da una piccola finestra nella mia stanza.
Non si sente niente
oltre ad un tichettio dell'ora
che lentamente passa.
Non riesco a dormire.
La mente mi tiene sveglia
portandomi là, dove non ero mai stata.
Sola, nel caldo letto, sto conoscendo
l'essere a me del tutto sconosciuto,
l'essere  che va da una estremita all'altra,
l'essere nascosto sotto le grotte delle sue paure.
Sto scoprendo me,
lontana  dal mondo
nella mia piccola stanza.

giornata stupenda


giornata



tra il sole e la nebbia



tra la luce e il mistero



pensi  se sia un sogno



o se è vero



perché la natura



Paradiso sembra.



 



un miracolo



che lascia



 le tenebre in ombra



 



una meraviglia



che ogni mal pensiero



sgombra


Deficiente


Le ombre della notte
Mi fanno pensare
Alle eterne lotte
Con la tua mente
Ché ti comportavi
Come un vero deficiente
Quando non credevi
Alle mie parole sinceri,
ma solo alle menzogne
della cattiva gente.

L'uva mattutina


Uva mattutina,
 mi fa godere
come gli antichi godevano,
mi regala un piacere
uguale ai baci tuoi
che tanto mi piacevano,
la desidero adesso
per guardarla,
ammirarla
ed infine
mangiarla.

Piangere o ridere


Piangere o ridere,
morire o vivere,
svanire o apparire,
beh, domande poste quotidianamente
speso rimaste senza una risposta precisa.
Ridere per la bellezza assoluta
Scelgo sia per me che
Per coloro che intorno mi stanno.
Vivere per te, che non ancora
Ci sei ma già ti penso,
Voglio con tutta l’anima che
 mi è concessa.
Apparire per non esser
dimenticata
da coloro che amo e stimo
per quanto diversi loro sono.

L'amore


L'amore e'  una rosa bianca.
È  bello da vedere,
ha un profumo strano,
piccolo nel nascere,
appariscente nel crescere

e dolente nel svanire.

Lotta per te che non sai


Una tremenda lotta
tra me e me
amarti e star via da te.

Una tremenda lotta
tra me e loro
che suonano contro di noi in coro.

Una tremenda lotta
tra me e la ragione
perche nonostante a tutto
ancor piango e rido per te
in ogni occasione.

L'arrivo della primavera ci fece incontrare


la primavera mi fiora
con un volto
che un po' di passato odora
ma di passato non così lontano
che nel suo durare
recitava un po' strano
strano era il caso
che lo avevo sempre
nascosto sotto il naso
ma il naso mio povero
allora non capiva
che l'amore al cuore
dolcemente veniva
veniva in una sera
di stelle ornata
quando l'anima mia ti vide
era un po' turbata
perché alle lacrime vecchie
tu assomigliasti
e perciò pensai assai
se vicino a te  rimanere
o star lì
e godere nel piacere
sentivo questo piacere avvanzare
sempre più avanti
come la bontà
dei grilli parlanti
che arricchiscono la natura
con la propria presenza
avvolgendola solo
 con la propria premura

Emerge il verde


Emerge il verde,
il verde della natura.
Si solletica avvicenda
Mosso dal venticello elegante
Regalando una visione maestosa,
una visione dell’Olimpo antico.

A MIA MADRE



Come le corragiose gocce del mare
spuntano vitali portate dalle onde
sulle feroci rocce,
così era il suo cuore
quando per mettermi al mondo
ha messo la sua vita
in mani al giudizio celestiale.
Mi ha saputo accudire

Kazna


Kako zaboravit uspomenu
Kad još ju voliš?
Kazniti srce
koje se dalo osjećaju
ili
koriti razum
koji ne podnosi suzu?
Kažu stari ljudi
Kako patiš tako rasteš
Kako rasteš lakše spoznaješ.
Koji je put što moraš prijeći
Kako bi sretno došao sreći?


Trenutak mira


Trenutak mira,

minuta samoće,

misli lete,

srce zna što hoće.

 

Toliko plaća,

neopisive tuge,

lažnih riječi

što su u prošlosti mrežu tkale.

 

Prošlost je prošla,

nove minute sad se broje,

hoću li bit sretna

od odluke moje?

 

Živjet život,

minutu po minutu,

veselit se veselju

i zaboravit sekundu ljutu.

Sanjam...


Sanjam mjesto daleko

gdje osim tebe

nikog nema..

Sanjam miris mora

što tvoje usne

lagano pokriva...

Sanjam tople zrake

što tvoje oči

polako miju...

Sanjam tren slobode

kojim ruke tvoje

griju moje...


Signor Diamante


“Voglio un diamante,
un bagno galante.
Tra le bolle  ballo sorridente
e capisco le relazioni tra la gente.
Sono di buona maniera
e con le proprie mani
mi costruisco una carriera.
Non so se un domani
vivrò in Occidente od Oriente,
o se dello stato mi faranno presidente.
Non mi importa dei giorni lontani.
Voglio godermi la vita in ogni istante
con un sorriso abbagliante”