11/29/2009

Sorriso e Zanziro


“Nonno, nonno,

sono le nove

e non riesco a prender sonno

perché fuori piove.

Nonno, nonno,

una storia mi devi raccontare

in modo da farmi addormentare.”

“Ecco una storia,

che mi viene alla mente

ma non devi parlare

e lasciar il cuor che la sente.

Il suo nome era Sorriso

ed era una bambina

che riempiva la giornata

solo con il riso.

Sorriso non conosceva

il pianto e la tristezza

ma solo per il ridere

era conosciuta la sua ricchezza.

Di ciò era gelosa Giuseppina,

la sempre triste contadina.

Un giorno le due s’incontrarono.

Sorriso, vedendo piangere Giuseppina,

si emerse nella tristezza

ed anche lei si mise a piangere

come quella che lo faceva prima.

Le due diventarono amiche per il pianto.

Passo un giorno, un mese, un anno intero,

e una lacrima fu seguita da un’altra lacrima.

Poi un giorno Sorriso conobbe Zanziro,

un bel e caro ragazzo intelligente

che subito l’invidiosa Giuseppina

cominciò a prendere in giro.

Sorriso, comunque, s’innamorò del bel ragazzo

Che le si mostrò bravo e sincero,

ma la gelosa Giuseppina cominciava a tutti dire

che Zanziro era pazzo, pazzo.

Anche Zanziro sentì ste dichiarazioni dalla gente.

E che fossero i pensieri di Sorriso

Subito gli venne alla mente.

Dispiaciuto, Zanziro tanto lontano se n’andò

E Sorriso più non lo trovò.

Da allora, la sorridente ragazza,

si socchiuse a piangere nella sua stanza.

Nel paese Giuseppina con gloria sorrideva

e del suo mal fatto a Ostelio raccontava.

Al ricco contadino, Ostelio, dispiaceva

per l’accaduto ai due innamorati

E non riuscì a star zitto,

nonostante il fatto che amava

l’invidiosa Giuseppina.

Ostelio si mise a cercare Zanziro

e gli spiegò la realtà delle dichiarazioni

dicendo che erano nient’altro delle invenzioni

da Giuseppina fatte e raccontate a tutta la gente

in modo che soffra la ragazza innocente.

Zanziro non aspettò ne un secondo

E verso la casa di Sorriso s’incamminò.

Quando la vide, Sorriso, nonostante le lacrime

agli occhi, gli sembrò tanto carina

e non riuscì a non sorridere a quella faccina

che era innocente come una bambina.

A Sorriso non servirono ne parole, ne spiegazioni,

ne scuse.

Le bastò la presenza del suo Zanziro amato

per sorridere con tutto il fiato.

Poco dopo, i due si sposarono.

Al matrimonio venne anche Ostelio

Con la nuova compagna,

una ragazza sempre felice

perché stando con lui si sentiva una vincitrice.

Di Giuseppina si parlava meno che poco.

Si dice che per rabbia e invidia

le siano caduti i denti e i capelli

e che rimasta da sola

per via dei suoi tranelli.

Ed ecco, la storia è finita,

e tu, adesso, comincia a sognare

prima che io schiocchi le dita.

Oh, già dormi, piccolo tesoro,

speriamo che i tuoi sogni

siano dipinti con l’oro.”

Nema komentara:

Objavi komentar

Napomena: komentar može objaviti samo član ovog bloga.