Tu, che con il nome
richiami il mare,
con l’anima
fai rispecchiare il mistero
del mare immenso,
con la voce
m’allontani
dal chiasso dell’ambiente,
con gli occhi
ti sei impadronito
della mia mente,
mi tieni la mano
separandomi
dall’altra gente.
Tu, che con lo spirito
Profondamente istriano
mi hai affascinata,
con il suono delle labbra
mi hai stregata,
con un semplice bacio
sulla guancia
mi hai fregata,
perché d’allora
sono persa totalmente,
ma questo stato
non mi da dispiacere,
perché a vederti parlare
non potevo che godere.
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